martedì 21 agosto 2012

2° tappa: Rouen

Ci eravamo lasciati ieri che ero in partenza con il mio super bolide da Lyon La Foret...
Direzione: un castello non so neanche io bene dove!
Ma come? vi direte, come fai a non sapere dove sei stata? EHHHHHHH... il punto è proprio questo: non ci sono mai stata! E non c'era neanche troppo da stupirsi che l'unica volta che "la persona che si lamenta del fatto che ho pubblicato troppe foto con lui su FB - e no! io non sono polemica!!!!" mi lascia guidare perchè sta per collassare al suolo dopo aver dormito solo 2 ore, venga giù il Dilivio Universale parte II!

Quindi, con i tergicristalli azionati su "Oh mio Dio, le secchiate d'acqua no!!!" parto senza un navigatore sveglio al mio fianco, verso quella che avevo indicato come seconda meta... e ancora piove... arrivo davanti al portone del castello... e ancora piove... decido da sola che non è il caso di farsi una doccia in mezzo ad una foresta e tiro dritta... terza meta del programma immaginario... piove ancora... e alloraaaaaa!!!

In sintesi, arrivo a Rouen e finalmente le cateratte del cielo si chiudono! (Ho sempre sognato di scrivere "le cateratte del cielo", fa molto film di una volta, anzi, fa molto Don Camillo e Peppone e piena del Po!).
Che dire di Rouen!? A parte i cartelli con le indicazioni dei parcheggi che compaiono e scompaiono come per magia e i lavori stradali in corso in ogni dove, non posso dire che sia una brutta città...
Si sente vero il poco entusiasmo?!? E avete ragione!! Non mi è piaciuta molto: esclusi 2 o 3 scorci interessanti, tra cui il quartiere medievale, con viuzze strettissime tra case "graticciate" e sicuramente non agibili secondo gli standards della protezione civile italiana, e la Cattedrale (manco a dirlo) di Notre Dame con la spada di Giovanna D'Arco e la "scala della Libreria", per il resto è una città come tante, troppo caotica per i miei gusti!

Prima di ripartire da Rouen ci fermiamo a prendere un caffè nella pasticceria con le commesse più lente del Mondo! Non scherzo, credo siano sul libro dei Guinness dei primati!

Dopo il caffè, ritorniamo in macchina - ovviamente non guido io perchè non è cosa da donne! Io freno e accelero quando ci sono i semafori e le curve, e non sono cose da farsi! - direzione B&B ad Honfleur. Detto così sembra semplice, ma voi non avete idea di cosa significhi cercare di uscire da Rouen: non un segnale che indichi Honfleur, e tantomeno una città nella stessa direzione, non un cartello per una delle strade di alto scorrimento a noi utili... riassumendo: abbiamo vagato per 40 minuti nei sobborghi di Rouen (e credetemi non sono interessanti!), percorrendo una decina di volte la stessa strada e cercando di regolarci con il sole come Cristoforo Colombo - e tutti noi sappiamo bene come è andato a finire quel viaggio, che avrà pure scoperto l'America, ma lui doveva andare in Asia!!!).

Menomale che a noi è andata meglio che a Cris... e troviamo finalmente la strada e via verso Honfleur!
Ma questa storia ve la racconto domani...











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