Siamo a Martedì...
Giornata all'insegna della cultura...
Al mattino, accompagnati dai nostri ospiti francesi, andiamo a Bayeaux per una visita alla splendida Cattedrale - un vero tripudio di vetrate colorate e guglie - e all'Arazzo che, in molti molti molti molti molti metri, narra la storia della conquista normanna dell'Inghilterra e, nello specifico, la Battaglia di Hastings.
Dopo aver aspettato l'uomo, che ha sentito la necessità di leggere ogni singola didiscalia relativa ai reperti del museo annesso, andiamo a fare un francesissimo pranzo a base di gallettes (praticamente delle crepes con il grano saraceno) in un locale con tavolini all'aperto in riva ad un ruscello che spinge un piccolo mulino...
Nel pomeriggio andiamo ad Arromanches, per visitare il primo dei tanti musei dello sbarco... anzi, il primo dei troppi!!
Io posso anche capire che, magari, americani, canadesi e inglesi, quel fatidico 6 giugno, avessero altro a cui pensare che prendersi su la loro roba, ma era proprio necessario fare, anni dopo, un numero spropositato di musei con bacheche piene di divise, berretti, armi, bottiglie di Coca Cola, riviste, medicinali, confezioni di preservativi e migliaia di altri oggetti di uso comune? Oh! capisco che anche i soldati dovessero farsi la barba e evitare gravidanze indesiderate... ma era proprio il caso di documentarlo in mille musei?
Almeno il museo è vicino alla spiaggia, quindi, io mi accomodo fuori, sul molo, a spettegolare guardando le onde in attesa che gli uomini finiscano di leggere le ennesime didascalie!!!
E visto che la cultura non è mai troppa - dicono - ci spostiamo a Longues per vedere una batteria tedesca rimasta quasi intatta...
E io manco sapevo cosa fosse una batteria: ero rimasta a quella con le bacchette e il tamburo e a quella di pentole... invece pare ci sia anche di cannoni! Ma guarda un pò!
Fortunatamente, anche qui, il paesaggio vale la noia... ops... il paesaggio vale il viaggio!
Prima di tornare in hotel, facciamo un'ultima tappa a Port en Bessin: scendo alla spiaggia in cerca di conchiglie... non dovrebbe essere difficile, visto che la spiaggia è fatta di conchiglie, ma non ne trovo neanche una intera! Dopo mezz'ora a cercare, scivolando sugli scogli, aiutata (?) da delle improponibili indicazioni impartite dall'alto del molo dai miei compagni di viaggio, mi giro per tornare, con la coda tra le gambe, alla macchina e mi ritrovo una piccola bimbetta in costume da bagno nonostante il maltempo, scalza nonostante i cocci taglienti, con quattro conchiglie intatte in mano: silenziosissima, me le mostra e me le offre con una faccia tra la pena e il disprezzo!
La ringrazio in tutte le lingue umanamente conosciute ma rimane muta... sorride, solamente, quando arrivo al tedesco! Ok, la Germania ha conquistato un punto... è ancora lunga la sua scalata al mio cuore!!!
La sera le conchiglie fanno il bagno in doccia con noi!
Baci
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